DOMANI CI SEI
E' mattina presto quando li incontro, molto presto per me. Salita, fango, insetti e caldo non appena il Sole spunta. Sono già sudato e con il fiato corto quando saluto J.
Per J. questo lavoro è una benedizione, lui che vorrebbe essere un "predicatore evangelico". Gli piace prendersi cura delle piantine, vederle crescere, pensare che diventeranno cibo per altre persone, per la sua famiglia. Per P. è più faticosa la questione, era ad un passo dalla pensione, ma poi non c'è più stato posto per lui nel mondo della ristorazione. Ora, chino sulla terra, aspetta e ripensa a quel lavoro che sapeva fare così bene, con totale dedizione. Per A. è importante questo lavoro perché è certo che lo aiuterà a superare una difficile fase della sua esistenza. Ricominciare per lui è la parola più densa di significato. Per M. invece è un lavoro con contratto, l'unico forse cha ha mai avuto. Lavora sodo ed intanto pensa allo spettacolo che terrà la sera stessa in piazza per i più piccoli. Adora farli ridere, adora la strada. S. non aveva mai lavorato prima d'ora, questo è il suo primo impiego e, forse complice la sua giovane età, non sa cosa vorrebbe fare, forse il fornaio o forse l'idraulico. C. invece è più che deciso, il deejay. La musica lo accompagna in giro per l'orto dentro una minuscola radiolina. Venti metri più avanti incontro G. Oltre ai lavori manuali, ogni tanto sale sul trattore per eseguire le lavorazioni meccaniche. Seduto al volante si trova a suo agio, così come quando era sul suo camion a fare spedizioni in giro per l'Europa. B. sta bene qui, molto bene. Scappato da una zona di crisi, per lui è come stare in paradiso. Il suo sorriso è contagioso, è pieno di vitalità. Sogna di giocare un giorno in una squadra importante. Da quando si è sparsa la voce che è molto bravo a giocare a calcio, che per lui è molto più di un gioco, le squadre locali del circuito amatoriale se lo contendono e lo passano a prendere la sera per fare una partita. Poi c'è C. Anche per lui la musica è importante, quella che esce dalle corde di una chitarra. Pensa che probabilmente non sarebbe mai riuscito a diventare il chitarrista di qualcuno, però gli piace continuare a sognarlo. A. non avrebbe mai pensato che il lavoro da carpentiere potesse un giorno andare male.Tiene a casa tutta l'attrezzatura accumulata nel tempo, certo che un giorno riprenderà in mano quegli arnesi. Infine c'è M. Mentre lavora nell'orto si vede che non è molto concentrato. Si dimentica le cose da fare ed ogni tanto viene ripreso perché ci sono consegne e tempi da rispettare. Mi racconta che vorrebbe "occupare" una poltrona così da avere il potere di aiutare le persone in difficoltà come lui. Come lui arrivate in Italia da fuori.
Le persone che ho raccontato molto brevemente, fanno parte di un progetto di inserimento lavorativo temporaneo nato per ridare un impiego a chi ha perso il lavoro. Rimarranno in questo terreno coltivato ad orto almeno per sei mesi. Un tempo abbastanza buono per apprendere questo nuovo mestiere.
"Domani ci sei" è la frase che ogni giorno in cui mi sono recato nel campo, sentivo ripetere: "… J. domani ci sei! serve qualcuno al lavaggio! ed io? Si anche tu domani ci sei! servi per la raccolta delle carote…"
Domani ci sei mi è da subito suonato come un augurio: quello di esserci soprattutto in compagnia dei propri sogni.
Gianluca Rossetti